Il Museo della Civiltà Normanna, situato all’interno del Castello Normanno di Ariano Irpino (AV), è il frutto della ventennale attività svolta dal CESN (Centro Europeo di Studi Normanni), un ente inserito nell’elenco degli « Enti culturali di rilievo nazionale ».

Il patrimonio museale consta di un’ importante raccolta di monete normanno-sveve (tra esse spiccano il Ducato e l’Augustale) e da un fondo di altre monete medievali. Pergamene, cinquecentine, incisioni, un piatto argenteo di evangelario e materiali lapidei rimpinguano la sala delle monete insieme alla riproduzione, di gran pregio, del mantello di Re Ruggero II.

Nella sala delle armi sono, invece, in mostra 220 esemplari autentici di armi in asta dei secoli VI-XVHI d.C. Le armi sono organizzate secondo le famiglie tipologiche di appartenenza: alabarde, picche, corsesche, falcioni, lance, ronconi, brandistocchi, scure, buttafuoco, alighieri, quadrelloni, forche, tridenti, spiedi. La sala accoglie, inoltre, provenienti da fondi diversi, rari esemplari di armi da taglio pre-romane, romane e longobarde (tra esse un rarissimo pilum romano, esemplare forse unico nel panorama museale italiano).

Oltre al grande plastico della battaglia di Hastings, recentemente restaurato, che ricostruisce quanto avvenuto nel 1066 quando prese avvio l’epopea normanna in Europa, spiccano un’armatura cinquecentesca, una scure da decapitazione del XII secolo d. C. e un manichino che riproduce, in dimensioni naturali, un guerriero normanno a piedi, armato di tutto punto.


Il museo si è rifatto il LOOK

Collezione Armi in Asta

E ciò da un decennio esatto, da quando cioè il Centro Europeo di Studi Normanni ha acquisito per il suo Museo nel 2012 un’imponente collezione di Mario Troso, tra i maggiori studiosi di armi antiche e strategie militari, nonché autore di nume­rosi libri in materia. 

Collezione Numismatica

La collezione numismatica del Museo della Civiltà Normanna consta di circa 300 monete con esemplari in rame, argento e oro. La collezione rende un’idea generale di quali fossero le monete dell’Italia medievale, e più specificamente può dirsi altamente rappresentativa del ‘circolante’ del Regno di Sicilia nel periodo normanno-svevo. Le monete esposte provengono da più fondi (Centro Europeo di Studi Normanni, comodati e donazioni private).